Ci aspettavamo un tempo non proprio primaverile ma non pensavamo che il week end ci avrebbe riservato un ritorno al più freddo degli inverni!
Arrivati a Cesena, ci accoglie una radiosa e ben augurante giornata di sole: scarichiamo le bici dal treno e affrontiamo festosi la nostra prima gita.

Ci aspettavamo un tempo non proprio primaverile ma non pensavamo che il week end ci avrebbe riservato un ritorno al più freddo degli inverni!
Arrivati a Cesena, ci accoglie una radiosa e ben augurante giornata di sole: scarichiamo le bici dal treno e affrontiamo festosi la nostra prima gita.

A Cesenatico prima tappa per il pranzo. Obbiettivo piadina e non in un posto qualsiasi ma nel famosissimo chiosco della famiglia Pantani….chiuso durante l’inverno.
Via alla ricerca di un’altra piadineria: trovare da mangiare in inverno in una località di mare è come la ricerca del sacro Graal…impossibile!
Ma alla fine ce la facciamo: un buco di piadineria ma niente male.
Si riparte satolli quanto basta e già il sole ci abbandona: gli ultimi 20 km li pedaliamo con vento artico che ovviamente spira in senso contrario e arriviamo a Rimini blu come i puffi ma felici di aver raggiunto la meta.
Villa Lalla è l’albergo dove alloggiamo: delizioso.
La mostra del Museo di Boston è strepitosa (e molto brava la nostra guida)
Cena di pesce al ristorante La Marianna a Borgo San Giovanni, la parte più antica di Rimini: valeva la pena affrontare anche la bufera per una cena di pesce come quella! 
Il giorno dopo la meteorologia ha affossato tutti i nostri progetti di chilometri in bicicletta (tranne qualche audace che non ha rinunciato a qualche ora di bici sotto l’acqua) e ci siamo dedicati a visite culturali: Rimini è una città ricca di storia che stupisce chi la conosce solo come luogo di villeggiatura per giovani.

Beh, alla fine possiamo dire che ci siamo proprio divertiti, nonostante tutto!

ps: qualche foto per darvi l’idea