Se la campagna elettorale si svolgesse parlando di programmi e progetti, confrontandosi con i cittadini e gli altri candidati sulle diverse proposte di ognuno, forse i cittadini capirebbero meglio a chi possono o non possono dare il proprio consenso.

Se la campagna elettorale si svolgesse parlando di programmi e progetti, confrontandosi con i cittadini e gli altri candidati sulle diverse proposte di ognuno, forse i cittadini capirebbero meglio a chi possono o non possono dare il proprio consenso.
Questo è quello che abbiamo cercato di fare con l’incontro pubblico di venerdì 19 marzo a Melegnano: abbiamo chiesto ad alcuni candidati dei diversi schieramenti di dirci quali sono i loro progetti in tema di mobilità sostenibile qualora dovessero essere eletti al governo della Regione Lombardia.

L’esito della serata è stato, a nostro avviso, molto interessante e ha un po’ scoperto le carte di alcuni che, nel dibattito a ruota libera, hanno sollevato quella patina melensa fatta di belle parole, immagini bucoliche e dichiarazioni altisonanti di cui son pieni manifesti, volantini, blog e tutto quanto serve per "ammaliare" l’elettore o elettrice.
Sapevamo di toccare un tema, la mobilità sostenibile, molto controverso per cui sono necessarie politiche coraggiose accompagnate da risorse economiche significative e le differenze tra i candidati sono emerse in modo inequivocabile (alla faccia di quelli che dicono "tanto i programmi son tutti uguali").

I candidati invitati erano:
Maurizio Baruffi – PD e Wanda Buzzella – SEL per il candidato presidente Penati; Sergio Facchini – Fed. Sinistra per il candidato presidente Agnoletto; Angelo Rocchi – Lega nord e Armando Vagliati – PDL per il candidato presidente Formigoni ed infine Ettore Soffientini – Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, candidato presidente Crimi.
Senza entrare nel dettaglio delle dichiarazioni di ognuno, per non dilungarsi oltre misura, diamo l’esito di un giochino che abbiamo fatto con i candidati (senza voler dare a questo gioco un valore eccessivo).
Il giochino consisteva nell’assegnare delle percentuali a 4 temi:

1.     NUOVE STRADE/GRANDI ARTERIE
2.     INTERVENTI PER LA CICLABILITÁ
3.     MODERNIZZAZIONE TRASPORTO PUBBLICO
4.     INTERVENTI PER LA SICUREZZA DEGLI UTENTI DIVERSI DAGLI AUTOMOBILISTI
 
Fatto 100 il totale, i nostri candidati ospiti hanno così risposto:
Baruffi:            1. 0, 2. 10%, 3. 70%, 4, 20%
Buzzella:         1. 0, 2. 40%, 3. 50%, 4. 10%
Facchini:         1. 0, 2. 25%, 3. 55%, 4. 20%
Rocchi:            1. 20%, 2. 20%, 3. 40%, 4. 20%
Vagliati:           1. 45%, 2. 5%, 3. 35%, 4. 15%
Soffientini:       1. 0, 2. 20%, 3. 60%, 4. 20%
 
Aggiungiamo che, a domanda specifica se volessero sottoscrivere il documento programmatico di FIAB, solo il candidato Vagliati (PDL) si è rifiutato mentre gli altri si sono impegnati sui punti citati nella proposta FIAB.
Ora, lasciamo a voi giudicare e ci limitiamo a dire quello che abbiamo detto a tutti i candidati: noi saremo delle attente sentinelle del loro operato e ricorderemo loro gli impegni sottoscritti.
Chi questi impegni non ha voluto (o potuto) sottoscrivere speriamo possa rivedere la propria posizione, non foss’altro per dare una certa consistenza a questa affermazione tratta dal sito www.formigoni.it: "Mobilità dolce: mille nuovi chilometri di mobilità ciclistica, anche integrati con i servizi di trasporto pubblico, e attuazione del servizio di bike-sharing in molte città."
 
 
Nella foto da destra: BARUFFI, SOFFIENTINI, FUSONERINI (vicepresidente Fiab Ciclobby), PAGLIACCIO (presidente L’ABICI-FIAB), Introido (presidente PAULLO CHE PEDALA-FIAB), BUZZELLA, FACCHINI E VAGLIATI