Sempre più spesso si sente parlare – fateci dire a vanvera – del tema della sicurezza sulle strade chiamando in causa i ciclisti.
Sempre più spesso molti automobilisti alzano gli scudi contro questo tipo di utente della strada che ritengono una sorta di intruso; siccome il numero di ciclisti sta crescendo in modo esponenziale all’automobilista è richiesto un nuovo comportamento alla guida che prevede, banalmente, una maggiore attenzione.
Sempre più spesso molti automobilisti alzano gli scudi contro questo tipo di utente della strada che ritengono una sorta di intruso; siccome il numero di ciclisti sta crescendo in modo esponenziale all’automobilista è richiesto un nuovo comportamento alla guida che prevede, banalmente, una maggiore attenzione.
Sempre più spesso si sente parlare – fateci dire a vanvera – del tema della sicurezza sulle strade chiamando in causa i ciclisti.
Sempre più spesso molti automobilisti alzano gli scudi contro questo tipo di utente della strada che ritengono una sorta di intruso; siccome il numero di ciclisti sta crescendo in modo esponenziale all’automobilista è richiesto un nuovo comportamento alla guida che prevede, banalmente, una maggiore attenzione.
Sempre più spesso molti automobilisti alzano gli scudi contro questo tipo di utente della strada che ritengono una sorta di intruso; siccome il numero di ciclisti sta crescendo in modo esponenziale all’automobilista è richiesto un nuovo comportamento alla guida che prevede, banalmente, una maggiore attenzione.
Ma, purtroppo, sempre più spesso anche i pedoni si lamentano dei comportamenti non corretti dei ciclisti addossando loro la responsabilità di danni che onestamente fanno un po’ sorridere. La lamentela in particolare è sulla vicenda dell’utilizzo dei marciapiedi che giustamente devono essere dedicati ai pedoni ma che talvolta, nelle nostre realtà cittadine molto poco bike-friendly, possono fare la differenza tra la vita e la morte. Ovviamente il tema dell’educazione e del rispetto delle regole vale sempre, qualunque sia il nostro modo di muoverci.
Questa premessa serve per dare alcuni dati e aiutare tutti a parlare con cognizione di causa.
Più sotto i due grafici crediamo non abbiano necessità di commento e aggiungiamo questo dato:
nel 2009 gli incidenti ai pedoni sono stati 20.326 di cui 230 causati da una bici, pari al 1,13% e di questi 230 incidenti 2 sono risultati gravi, pari allo 0,0098%.
nel 2009 gli incidenti ai pedoni sono stati 20.326 di cui 230 causati da una bici, pari al 1,13% e di questi 230 incidenti 2 sono risultati gravi, pari allo 0,0098%.
Nella sola Provincia di Milano gli incidenti ai pedoni sono stati 797 nel 2009 e 819 nel 2010 (+2,76%); nel 2009 questi incidenti sono stati causati in 11 casi dalla bicicletta e in 638 dall’auto; nel 2010 15 dalla bici contro 675 a carico dell’auto.
Se la politica e molti amministratori pubblici lavorassero sui dati oggettivi invece che sulle chiacchiere da bar, capirebbero subito quali le cause della mancanza di sicurezza nelle nostre città e quali gli interventi da attuare.
Più in generale a tutti coloro che puntano il dito contro una categoria – i ciclisti – chiediamo quanto meno di informarsi sulla reale portata del problema e ai pedoni chiediamo di fare insieme delle battaglie per città più a misura di persona, perché è nell’interesse di tutti: pedoni, ciclisti, portatori di handicap, commercianti, motociclisti e anche automobilisti.
Più in generale a tutti coloro che puntano il dito contro una categoria – i ciclisti – chiediamo quanto meno di informarsi sulla reale portata del problema e ai pedoni chiediamo di fare insieme delle battaglie per città più a misura di persona, perché è nell’interesse di tutti: pedoni, ciclisti, portatori di handicap, commercianti, motociclisti e anche automobilisti.