GIORNATA DI ORDINARIA FOLLIA
“Suv travolge una 17enne in bicicletta”, “Piomba con la BMW nell’autolavaggio”, “Un’auto pirata sulla via Emilia investe 23enne” sono i titoli della pagina del sud Milano del “Cittadino” del 12 novembre 2012 e se facessimo una rassegna stampa del macabro troveremmo almeno un paio di questi articoli in tutti gli altri quotidiani, nazionali e non.
GIORNATA DI ORDINARIA FOLLIA
“Suv travolge una 17enne in bicicletta”, “Piomba con la BMW nell’autolavaggio”, “Un’auto pirata sulla via Emilia investe 23enne” sono i titoli della pagina del sud Milano del “Cittadino” del 12 novembre 2012 e se facessimo una rassegna stampa del macabro troveremmo almeno un paio di questi articoli in tutti gli altri quotidiani, nazionali e non.
Il dramma della ragazza di 17 anni travolta e barbaramente uccisa da un SUV sulla strada provinciale Sordio-Bettola ci lascia senza parole e vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza, cordoglio e affetto alla famiglia e agli amici.
Come Associazione FIAB di Melegnano ben conosciamo quella strada e quell’incrocio che sappiamo essere pericoloso, perché si tratta di un rettilineo e, come si sa, l’automobilista di fronte ad una strada diritta ha una sorta di riflesso incondizionato che lo porta a schiacciare sull’acceleratore.
Leggiamo dai giornali il resoconto della dinamica dell’incidente che sembra non essere ancora chiara ma vogliamo fare alcune considerazioni a prescindere.
Erano le 16 quindi ancora abbastanza chiaro, si trattava di un gruppo in bicicletta e quindi riteniamo ben visibile, e si legge che l’automobilista si sarebbe accorto all’ultimo momento del gruppo che attraversava la strada.
A cosa stava pensando questa persona, guidando un’auto di quella potenza a quella velocità? Si stava facendo i fatti suoi telefonando a qualche amico? Stava pensando ai suoi problemi di lavoro o familiari? Stava sentendo la musica “a palla” o cambiava canale della radio? Si era fatto un bicchiere di troppo?
Non sappiamo ancora cosa sia successo ma in ogni caso non ci sono giustificazioni di sorta: è il prototipo dell’automobilista che, salendo in auto, si estrania dal mondo esterno, crea il suo habitat dove ciò che conta sono i suoi comfort alla ricerca dei sui sottili piaceri della vita – sedili comodi, musica piacevole, temperatura confortevole, ebrezza della velocità per arrivare prima o solo per il gusto della guida sportiva … – il tutto nell’indifferenza di tutto ciò che succede all’esterno che viene vissuto come un fastidio. Del resto le pubblicità di auto sono emblematiche: gli spot vengono girati lungo strade deserte dove l’unico elemento importante è il mezzo di trasporto pubblicizzato e il conducente felice del suo mondo inscatolato.
Erano le 16 quindi ancora abbastanza chiaro, si trattava di un gruppo in bicicletta e quindi riteniamo ben visibile, e si legge che l’automobilista si sarebbe accorto all’ultimo momento del gruppo che attraversava la strada.
A cosa stava pensando questa persona, guidando un’auto di quella potenza a quella velocità? Si stava facendo i fatti suoi telefonando a qualche amico? Stava pensando ai suoi problemi di lavoro o familiari? Stava sentendo la musica “a palla” o cambiava canale della radio? Si era fatto un bicchiere di troppo?
Non sappiamo ancora cosa sia successo ma in ogni caso non ci sono giustificazioni di sorta: è il prototipo dell’automobilista che, salendo in auto, si estrania dal mondo esterno, crea il suo habitat dove ciò che conta sono i suoi comfort alla ricerca dei sui sottili piaceri della vita – sedili comodi, musica piacevole, temperatura confortevole, ebrezza della velocità per arrivare prima o solo per il gusto della guida sportiva … – il tutto nell’indifferenza di tutto ciò che succede all’esterno che viene vissuto come un fastidio. Del resto le pubblicità di auto sono emblematiche: gli spot vengono girati lungo strade deserte dove l’unico elemento importante è il mezzo di trasporto pubblicizzato e il conducente felice del suo mondo inscatolato.
Qualunque sia il comportamento dell’automobilista in quel momento vogliamo qui dire forte e chiaro a lui e a tutti quelli come lui: siete degli irresponsabili (e vorremmo usare termini molto più forti) e non provate a darvi delle giustificazioni.
Non esistono giustificazioni di sorta di fronte ad una giovane vita spezzata perché voi non riuscite a controllare banalmente la velocità della vostra auto perché vi sentite padroni della strada: se solo quest’auto avesse tenuto una velocità moderata oggi non piangeremmo la morte di una giovane che potrebbe essere nostra figlia.
Non esistono giustificazioni di sorta di fronte ad una giovane vita spezzata perché voi non riuscite a controllare banalmente la velocità della vostra auto perché vi sentite padroni della strada: se solo quest’auto avesse tenuto una velocità moderata oggi non piangeremmo la morte di una giovane che potrebbe essere nostra figlia.
E, anche come Coordinamento FIAB della Regione Lombardia, un appello a politici e amministratori: tacete tutti per carità di patria! Già le leggiamo le dichiarazioni altisonanti più o meno toccanti sulla sicurezza di tanti che si ricordano del tema in campagna elettorale e quando succede l’irreparabile.
A questi amministratori e politici diciamo: basta chiacchiere, basta uscire sui giornali a dramma avvenuto e nascondersi dietro al dito delle responsabilità di altri.
A questi amministratori e politici diciamo: basta chiacchiere, basta uscire sui giornali a dramma avvenuto e nascondersi dietro al dito delle responsabilità di altri.
La politica ha delle enormi responsabilità per questa mattanza quotidiana sulle nostre strade e la responsabilità più grossa è quella di pensare ancora che la mobilità delle persone è quella in automobile per cui tutte le politiche si fanno per incentivare e aiutare la mobilità in auto e la nuova tangenziale est esterna ne è un esempio proprio in questa zona.
Siamo in piena campagna elettorale, sia nazionale che regionale: cari politici, se proprio volete dire qualcosa, fateci vedere programmi elettorali credibili sul tema della mobilità e vivibilità delle nostre città. Noi votiamo solo chi ci darà garanzie in tal senso: per il resto non cercateci neanche.
Giulietta Pagliaccio
Presidente L’ABICI-FIAB Melegnano
Coordinatrice FIAB Regione Lombardia
Presidente L’ABICI-FIAB Melegnano
Coordinatrice FIAB Regione Lombardia
12 novembre 2012