Durante una manifestazione a Milano "La mongolfiera: la campagna vola in città", organizzata dal Consorzio Cantiere Cuccagna, Albano Marcarini, urbanista, cartografo, viaggiatore a piedi e in bicicletta, ha declamato una sua lirica molto divertente sul paesaggio della bassa.

Alcuni ce l’hanno richiesta e qui ve la riproponiamo.

Durante una manifestazione a Milano "La mongolfiera: la campagna vola in città", organizzata dal Consorzio Cantiere Cuccagna, Albano Marcarini, urbanista, cartografo, viaggiatore a piedi e in bicicletta, ha declamato una sua lirica molto divertente sul paesaggio della bassa.

Alcuni ce l’hanno richiesta e qui ve la riproponiamo.

Inverno nella Bassa 2
(paté del poeta)

Ti vedo all’Opera
io che sono così Binasco
ma ho un freddo Zibido,
mi sento Morimondo
e non ne Poasco più.

Qui, sulla marcita
ti chiedo l’ultimo Basiglio
Ti sono Grato (soglio)
che Pasturago ho
sulla tua Lacchiarella.

Ti Fizzonasco a lungo,
oh, che Bereguardo,
finché, di Noviglio, Vidi Gulfo…
Io sono un po’ Rozzano
ma non sono Sordio!

Non m’Assago più di te…
E Giussago così,
ora Corsico via
che non vorria con un Pioltello
farti la Zelata.

(dalla raccolta ‘Aspettando il Parco Sù’, Foraggi & Mangimi, 1997, pag. 457)