Da un po’ di tempo non scriviamo più ricette e qualcuno ce lo ha fatto notare.
Da un po’ di tempo non scriviamo più ricette e qualcuno ce lo ha fatto notare.
In effetti, pur continuando a discettare di eno-gastronomia durante i nostri viaggi, non sono emerse ricette particolarmente degne di nota, fatta eccezione per una che arriva dalla zona di Vercelli.
Uno dei nostri giri in bicicletta dello scorso settembre è stato in quel di Vercelli, una delle località del circuito Città d’Arte della Pianura Padana: una giornata massacrante per il caldo da piena estate nonostante fossimo in settembre, ma molto piacevole per la scoperta di Vercelli, conosciuta dai più come la città del riso che invece conserva un pregevole centro storico di origine medievale a testimonianza di una ricca storia della città.
La scoperta, ovviamente, non sì è limitata al centro storico ma si è allargata alla campagna circostante e alla gastronomia locale con un pranzo delizioso nella Riseria Valdemino, una delle aziende più antiche della zona.
Il pranzo è stato naturalmente a base di riso con un pezzo forte: la PANISSA. Pur non essendo un piatto particolarmente indicato a periodi con temperature equatoriali, l’apprezzamento da parti di tutti è stato totale.
Il cuoco, magnanimo, ci ha fatto dono della sua ricetta che io ho in parte reintepretato per mancanza di materia prima locale.
Prima di condividere questo piatto, ho voluto sperimentare e testare su alcuni amici questo piatto e, a esperimento perfettamente riuscito, ecco a voi la ricetta della PANISSA DI VERCELLI.
INGREDIENTI: (per 4 persone anche se le dosi sono indicative)
350 gr. Riso carnaroli (ovviamente nel nostro caso acquistato nella riseria)
200gr. pasta di salame (io ho usato una buona salsiccia e il risultato è stato eccellente)
50 gr. di lardo
300 gr. fagioli borlotti secchi (o meglio ancora freschi)
200 gr. di cotenna di maiale, cipolla, aglio, foglie di alloro.
PREPARAZIONE:
Mettete a bollire in una pentola d’acqua i fagioli, una cipolla, una paio di spicchi di aglio, una foglia di alloro e le cotenne. Fate andare a fuoco lento fino a cottura dei fagioli e delle cotenne.
Terminata la cottura filtrate il brodo che servirà per cuocere il risotto e a parte terrete i fagioli e le cotenne.
Per il risotto:
Fate soffriggere mezza cipolla con olio e un battuto di lardo. Quando la cipolla è passita, aggiungete la pasta di salame sbriciolata (oppure la salsiccia), sfumate con del vino (bianco o rosso a vostra scelta, purchè sia buono. Tenete conto che se usate il rosso il risotto avrà un aspetto un po’ più scuro).
Quando la pasta di salame si sarà un po’ asciugata, aggiungente il riso e un altro goccio di vino. Lasciate asciugare e poi cominciate ad aggiungere il brodo dei fagioli.
A cottura quasi ultimata aggiungete i fagioli e le cotenne.
Se vi avanzano delle cotenne e/o fagioli, potete servirli caldi in tavola per chi volesse aggiungerne al risotto.
Una bella spolverata di parmigiano e la panissa è pronta!
Sicuramente non sarà la ricetta originale (c’è sempre un gourmet dietro l’angolo che la sa più lunga degli altri), ma posso garantire che il risultato è degno di nota, sempre che gli ingredienti siano buoni!