Comunicato stampa

DOPO LA GRANDE MANIFESTAZIONE DI #SALVAICICLISTI E L’’APPELLO SOTTOSCRITTO DA SINDACI E PARLAMENTARI: GIORNATA NAZIONALE DELLA BICICLETTA CANCELLATA
CI DICANO ALLORA IL MINISTRO CLINI E IL GOVERNO QUALI INIZIATIVE CONCRETE VOGLIONO INTRAPRENDERE PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ CICLISTICA

Comunicato stampa

DOPO LA GRANDE MANIFESTAZIONE DI #SALVAICICLISTI E L’’APPELLO SOTTOSCRITTO DA SINDACI E PARLAMENTARI: GIORNATA NAZIONALE DELLA BICICLETTA CANCELLATA
CI DICANO ALLORA IL MINISTRO CLINI E IL GOVERNO QUALI INIZIATIVE CONCRETE VOGLIONO INTRAPRENDERE PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ CICLISTICA

Giusto una settimana fa, a Roma, alcune decine di migliaia di persone si sono date appuntamento da tutta Italia ai Fori Imperiali, rispondendo all’’appello lanciato attraverso il manifesto #salvaiciclisti, per chiedere una politica concreta a favore della sicurezza stradale di ciclisti e pedoni.

Una manifestazione simile nel nostro Paese non ha precedenti. Dovrebbe essere un segnale molto forte ed inequivoco, tale da scuotere una politica intorpidita, spesso distaccata dalla realtà quotidianamente vissuta da milioni di cittadini e abituata a coltivare propri riti di conservazione.

Di fatto, all’’appello hanno aderito anche molti sindaci di grandi città italiane (fra cui Milano, Torino, Firenze, Roma) e rappresentanti di diversi schieramenti politici. Sappiamo che è importante, ma non basta! Occorre che la politica per la mobilità sostenibile sia fatta di impegno e concretezza e che non si limiti a sottoscrivere degli appelli o a una semplice adesione “di facciata”, solo per essere politically correct.

L’’ITALIA DEVE DARE LA SVOLTA, SU QUESTI TEMI. LO VOGLIONO I CITTADINI, LO RICHIEDE IL BUON SENSO. LA CRISI IN CORSO PUÒ ANCHE ESSERE VISSUTA COME OPPORTUNITÀ DI CAMBIAMENTO, DI TRASFORMAZIONE IN SENSO SOSTENIBILE DEGLI STILI DI VITA.
Così è accaduto, decenni fa, in altri Paesi europei, che sono oggi punti di riferimento per le buone pratiche messe in atto. MA È NECESSARIO CHE UNA POLITICA LUNGIMIRANTE E RESPONSABILE FACCIA FINO IN FONDO LA PROPRIA PARTE. LA POLITICA ITALIANA, AD OGNI LIVELLO, SAPRÀ FARLO?
Questa è la domanda che tutti noi ci poniamo. Senza facili qualunquismi e senza neppure voler delegare interamente ad altri la risoluzione di problemi comuni.

Ma come commentare allora la notizia, per ora non ufficialmente confermata, che IL MINISTERO DELL’’AMBIENTE AVREBBE DECISO DI CANCELLARE LA GIORNATA NAZIONALE DELLA BICICLETTA prevista per domenica 13 maggio 2012, che solo un anno fa il Governo aveva deciso di istituire ogni anno, la seconda domenica di maggio, all’’interno di un disegno di legge per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica? Abbiamo chiesto chiarimenti al Ministro.

E’ ’ vero: una simile ricorrenza ha vari difetti e criticità. Intanto, perché cade in un giorno festivo, dimostrando una mentalità più orientata alle iniziative per il tempo libero che non alla bici come mezzo di mobilità quotidiana. Poi si tratta di una iniziativa di mera comunicazione, un contenitore che va riempito di contenuti. E che richiede un esercizio continuativo nel tempo, non episodico, per non risultare occasione di celebrazione fine a sé stessa. Ma, nello zero politico italiano, si potrebbe anche dire che oggi il Biciday, se ben utilizzato, è meglio di niente. Dunque, perché cancellarla?

Dal Ministero dell’’Ambiente avrebbero dichiarato che questo Governo non deve organizzare festicciole, ma fatti concreti, non iniziative di facciata, ma interventi che incidano realmente sul Paese. Benissimo, condividiamo. Però a questo punto, AFFINCHÉ UN SIMILE ANNUNCIO NON COSTITUISCA FONTE DI NUOVI ALIBI NON PIÙ TOLLERABILI, CI DICANO IL MINISTRO CLINI E IL GOVERNO QUALI INIZIATIVE CONCRETE VOGLIONO INTRAPRENDERE PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ DOLCE, E QUALI SPECIFICHE POLITICHE PER LA MOBILITÀ CICLISTICA INTENDONO ADOTTARE. A PARTIRE DALLA ATTUAZIONE DELL’’APPELLO #SALVAICICLISTI.

Vogliamo saperlo ora: è chiedere troppo?

(E non ci si dica che è competenza esclusiva degli Enti Locali. Germania, Francia e altri Paesi europei hanno un piano nazionale governativo per la mobilità ciclistica).

Per la FIAB Eugenio Galli (responsabile Servizio legale FIAB)

Per eventuali contatti da parte della Stampa: Eugenio Galli 335 7783257